Dalla normalizzazione al rifiuto: violenza come strumento di controllo territoriale nelle favelas pacificate
Rio de Janeiro si sta preparando ad ospitare i più grandi eventi sportivi dei prossimi anni: i mondiali di calcio nel 2014 e le Olimpiadi nel 2016. Nel dicembre 2008, con la giustificazione di voler raggiungere misure di sicurezza adeguate ad ospitare questi eventi, la città ha dato vita al processo...
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Formato: | informe científico |
Lenguaje: | Italian |
Publicado: |
FrancoAngeli
2019
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Materias: | |
Acceso en línea: | http://repositorio.iis.ucr.ac.cr/handle/123456789/336 |
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Sumario: | Rio de Janeiro si sta preparando ad ospitare i più grandi eventi sportivi dei prossimi anni: i mondiali di calcio nel 2014 e le Olimpiadi nel 2016. Nel dicembre 2008, con la giustificazione di voler raggiungere misure di sicurezza adeguate ad ospitare questi eventi, la città ha dato vita al processo di “pacificazione” delle favelas. Questo processo consiste nell’occupazione militare di aree urbane che per decenni sono state dominate dai comandos del narco-traffico.
Nelle favelas pacificate però non si è verificata una netta sostituzione tra metodi violenti di gestione del territorio, adoperati da parte delle gang della droga, e metodi non violenti adoperati da parte della polizia. Questo articolo cerca di rispondere alla scomoda domanda che i ricercatori sociali hanno evitato di porsi in modo diretto dal momento in cui è iniziato il processo di pacificazione: i residenti delle favelas percepiscono come più accettabile il dominio delle gang rispetto all’attuale occupazione militare? |
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